A distanza di poco più di un anno, torniamo a parlare di Work/Life Balance, cioè l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e il giusto bilanciamento tra le due dimensioni.
Esempi e best practise di multinazionali che si distinguono per aver adottato lo short work, sono sempre più frequenti. Letteralmente significa “lavoro breve”, che non vuol dire meramente lavorare meno, bensì lavorare meno tempo, senza modificare lo stipendio e i benefit aziendali che si percepivano precedentemente.
Ultimamente il concetto di lavoro flessibile è tornato in trend grazie a Sanna Marin, il ministro finlandese che aveva già fatto parlare di sé per essere la premier più giovane al mondo. Durante un congresso per festeggiare i 120 anni del suo partito di appartenenza, il Partito Socialdemocratico, tenuto ad agosto (mesi prima che diventasse primo ministro) la Marin aveva lanciato un’idea interessante: ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni oppure diminuire le ore giornaliere a sei ore.
«Le persone si meritano di passare più tempo coi propri familiari, coi propri cari, e ad occuparsi di altre cose come le attività culturali» sosteneva il primo ministro anche attraverso un tweet. L’orario di lavoro finlandese attuale è esattamente come quello italiano: 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana. C’è da dire, però, che, da quando Sanna Marin è al governo, non si è più toccato l’argomento e non c’è traccia di alcuna proposta nemmeno nel programma di governo.
Ormai si discute da tempo sull’opportunità di revisionare il calendario lavorativo, ma il confronto tra politica e sindacati al momento non ha portato a cambiamenti sostanziali. In attesa di regolamentazioni definitive, diverse aziende stanno sperimentando soluzioni legittimate anche da alcuni studi sull’argomento. L’ultima di cui si è parlato è stata una divisione giapponese di Microsoft che ha ottenuto un riconoscimento per un notevole aumento della produttività, riducendo la settimana lavorativa.
In quest’ottica ma già da tempo, anche noi di Italia Power abbiamo scelto di adottare la riduzione della giornata di lavoro, passando dalle canoniche 8 ore a 6, senza variazioni sui compensi dei dipendenti. Come va dopo un anno? Benissimo, è bastato trovare il giusto equilibrio.
D’altronde la vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti.