Helsinki stop all’uso di carne.

Helsinki è una delle capitali europee maggiormente orientate all’ecologia e al rispetto per l’ambiente, è definita la capitale mondiale del design sostenibile.

Nella città c’è un intero quartiere, Eco-Viikki, costruito tra il 1999 e il 2004, che forma una zona verde attorno a un’importante riserva naturale, seguendo completamente criteri ecologici per ottenere la riduzione del 20% delle emissioni di CO2.

Se una città ha una visione della natura e dell’impatto ambientale delle sue strutture così proiettata verso il futuro, non poteva che essere naturale un diverso approccio anche nei confronti del consumo di cibo e la sua conseguente produzione di inquinamento.

L’allevamento di animali rappresenta il 14,5% delle emissioni mondiali di gas serra.

L’Organizzazione dell’alimentazione e dell’agricoltura delle Nazioni unite (Fao) stima che il 45% delle emissioni legate al bestiame provenga dalla produzione e dalla lavorazione dei mangimi, il 39% dalla fermentazione enterica – cioè il gas metano prodotto dall’apparato digerente dei ruminanti come bovini, ovini e caprini – e il 10% è attribuito allo stoccaggio e alla gestione del letame.

Oltre il 90% delle emissioni dei produttori di carne proviene quindi dalla filiera o dagli animali stessi.

Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC, teso alla verifica delle conseguenze dirette tra cambiamento climatico, sistema alimentare, filiera agricola sfruttamento del suolo , ci fa rilevare come l’eliminazione o la drastica diminuzione dell’uso delle carni nelle nostre diete potrebbe essere uno dei principali strumenti per ridurre  l’emissione di gas serra nell’atmosfera.

Se mangiamo meno carne e più verdure inquiniamo meno.

È notizia recente che ad Helsinki, da gennaio 2022, non si potrà più mangiare carne ne bere latte vaccino in occasione degli eventi pubblici, o meglio in tutti quei luoghi dove si tengono workshop, seminari.

Obiettivo della capitale finlandese, cercare di ridurre appunto il proprio impatto sul consumo di carne e latticini, contribuendo alla riduzione di produzione di gas nel mondo.

Oltre al consumo di carne però, nella direttiva dell’amministrazione, ci sono anche altri prodotti posti sotto attenzione, caffe, il te e le banane.

Questi prodotti dovranno provenire solo da produttori certificati per il loro rispetto nei confronti dell’ambiente. Altri accorgimenti presi saranno, l’eliminazione di contenitori monouso, l’eliminazione di posate usa e getta e di tutti i materiali non riciclabili, negli eventi pubblici, in fiere, e spazi di conferenza.

Sarà sicuramente più difficile controllare il consumo di plastiche e di cibo in uffici privati o in pub e ristoranti, in questo cambiamento farà sicuramente la differenza la cultura e l’educazione degli abitanti di Helsinki.