Siamo circondati dalla plastica al punto da mangiarla senza accorgercene, ogni giorno. Un numero crescente di ricerche svolte negli ultimi anni ha segnalato la presenza di microplastiche presente in ogni prodotto o alimento, queste contaminano il nostro cibo durante la produzione e il confezionamento.
L’acqua in bottiglia, contiene fino a 22 volte la quantità di plastica presente in quella da rubinetto, per cui una persona che assume preferisce bere soltanto l’acqua di bottiglie di plastica può ingerire anche 130 mila particelle di microplastiche ogni anno in confronto alle 4 mila di chi beve acqua di rete idrica.
Anche i frutti di mare contengono microplastiche a causa dell’inquinamento delle acque. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Environmental Pollution, una porzione di cozze potrebbe contenere fino a 90 microplastiche.
Insieme al pesce è lo stesso sale marino a contenere microplastiche. Un chilogrammo potrebbe contenere 600 particelle, e oltre. Gli effetti delle microplastiche sulla salute umana sono ancora poco conosciuti e per tale motivo che c’è l’esigenza di informare le persone su un uso consapevole di questo prodotto.
Ciò che bisognerebbe fare è ridurre la produzione e l’uso di plastica nella filiera alimentare in modo tale da mettere un freno alla contaminazione.