“Io, libraio clochard insegno ai bimbi a leggere riciclando la plastica”

I gesti davvero eroici del nostro tempo sono sempre quelli più discreti e allo stesso tempo di rivoluzionari. E arrivano sempre da chi meno te lo aspetti. A Polla, in provincia di Salerno, il clochard Michele Gentile consegna “libri sospesi” a chi gli porta rifiuti da riciclare. “E’ un inizio, ma c’è bisogno dell’impegno di tutti”Bastano una bottiglia di plastica vuota e una lattina di alluminio per soddisfare la vostra sete di cultura. Se entrate in una piccola libreria di Polla, paese di 5mila anime in provincia di Salerno, la passione per la lettura e la voglia di aiutare l’ambiente si uniscono: consegnando al libraio questi due materiali da riciclare otterrete infatti in cambio un libro. E’ l’idea portata avanti da Michele Gentile, 55 anni, libraio che si definisce amante dell’ambiente e “clochard dei libri, dato che li elemosino ovunque e li metto a disposizione degli altri”.

Voleva ideare un sistema per contribuire a ripulire l’ambiente e al tempo stesso invogliare i ragazzi a leggere di più. Nella piccola libreria “Ex Libris caffè”, che da trent’anni gestisce nel comune campano, questo combattente per la conoscenza porta avanti battaglie da una vita “perché in questo Paese tutti sanno che si legge sempre meno, ma nessuno riesce mai ad attirare un lettore in più”.

Ci ha provato in tutti i modi: ha lanciato presentazioni di libri sui pullman da Roma a Salerno per stimolare pendolari e viaggiatori, li ha piazzati in negozi e pizzerie, collabora con diverse scuole per arricchire culturalmente i ragazzi e ha inventato i “libri sospesi”, oggi al centro del progetto “Non rifiutiamoci”.

Quando un cliente entra nella sua libreria per acquistare un volume, Michele lo invoglia ad acquistarne un secondo a un prezzo simbolico e quel tomo finirà sullo scaffale dei libri sospesi in modo che “altri – soprattutto i più piccoli – potranno prenderli, portarseli a casa e leggerli. Adesso questi libri sono destinati all’iniziativa Non rifiutiamoci per aiutare l’ambiente.
Il progetto lo spiega lo stesso Gentile: “E’ dedicato soprattutto agli under 14, ma sarà spero ampliato anche agli adulti: chi si presenta da me con una bottiglia di plastica vuota e una di alluminio, entrambe da riciclare, può prendere uno dei libri sospesi”.

 

Il libraio accumula plastica e lattine che poi consegnerà a un centro di riciclo convenzionato. Con eventuali entrare dalla plastica consegnata “una tonnellata vale circa 180 euro” si potrà finanziare in futuro l’acquisto di altri volumi.
L’iniziativa funziona, tanto che sindaci di Comuni vicini hanno chiesto di allargare la possibilità ad alcune scuole superiori. Ad esempio in un paese del salernitano stanno raccogliendo decine di chili di plastica e hanno deciso che per ogni libro consegneranno cinque bottiglie e cinque lattine. “Ho già dato loro 50 libri, sono fantastici”.
La passione di Michele è arrivata “perfino al Nord – continua il libraio  – delle mamme di Bordighera mi stanno spendendo rifiuti da riciclare e per loro ho già pronti 23 libri”.

Spiega che con questo sistema, soprattutto per i bambini, la formula del gioco è fondamentale. “In Italia purtroppo si legge poco, ma i bambini si illuminino ancora quando prendono un libro fra le mani. Se poi li fai giocare, li inviti a recuperare plastica in cambio di libri, sono ancora più coinvolti e attenti a rispettare la natura”.

Durante le sue passeggiate sui monti vicini o sulle spiagge “vedere tanta plastica abbandonata, dai copertoni ai sacchetti, mi ha fatto davvero male. Mi sono chiesto più volte se questa idea, quella di recuperare materiali riciclabili, non possa essere applicata anche ai giornali: perché non trovare accordi fra editori, edicole e centri di riciclo per fornire un quotidiano gratis a chi ti porta plastica?”, si domanda Gentile.
Pur di coniugare queste due emergenze, quella dei rifiuti e di un’Italia che non legge, il libraio di Polla sostiene che “si potrebbero tentare tantissime strade, ma serve più supporto da parte delle amministrazioni o le piccole librerie come la mia scompariranno. Finora è una battaglia senza armi: sia la carenza di lettori sia la mal gestione dei rifiuti sono un problema culturale e serve un impegno comune per cambiare le cose. Eppure credetemi, basterebbe osservare la luce negli occhi di un bambino che riceve un libro in mano in cambio di una bottiglia e una lattina per comprendere quanta strada si potrebbe fare insieme”.