Vivere oltre gli slogan
Time = Money
La più grande illusione sulla quale fondiamo la nostra vana società.
Viviamo di slogan e di obblighi che ci hanno imposto fin da piccoli, ma che sono semplicemente la nostra rovina e la rovina dei nostri figli.
Devi studiare, devi imparare l’inglese, devi frequentare l’università, devi far sport, devi viaggiare, devi avere un buon lavoro, devi guadagnare tanto, devi, devi, devi, fin dalla nascita.
Una serie di obblighi che ci vengono imposti da una società che ha fallito nel creare un sistema socio-economico sostenibile e che ha la presunzione di volerci indicare la strada da seguire.
Questo mondo non è sostenibile, sotto nessun punto di vista: economico, sociale, ambientale, politico.
E’ un mondo creato in modo artificiale ed è errato fin dalla divisione arbitraria del suo tempo.
Il calendario gregoriano è il calendario ufficiale di quasi tutti i paesi del mondo. Tristemente introdotto il 4 Ottobre 1852, basato su considerazioni arbitrarie e sulla suddivisione fantasiosa del tempo in anni, mesi, giorni, ore e secondo. Ha distrutto tutto ciò che l’uomo era riuscito a costruire in termini di armonia con tutto ciò che ci circonda.
Forse in nessun libro di storia abbiamo mai letto cosa è successo durante il genocidio dei nativi americani perpetuatosi tra il XV ed il XIX secolo per mano degli europei. Si stima che tra i 55 milioni e 100 milioni di nativi americani morirono a causa dei colonizzatori. Il motivo del loro sterminio è da ricondurre al totale disaccordo nei confronti della cultura europea, in primis la calendarizzazione arbitraria del tempo e lo sfruttamento indiscriminato della loro madre terra. Questo ha generato un conflitto disastroso per se stessi e per la nostra sopravvivenza.
Se solo avessimo compreso un qualcosa di molto semplice: che i saggi nativi sostenevano da sempre, che cioè tutto è uno, non avremmo distrutto ed usurpato il nostro pianeta e noi stessi per più di mezzo millennio.
“Per secoli la scienza ci ha fatto credere che siamo separati da tutto, gli uni dagli altri, dal nostro corpo, da tutto ciò che ci circonda. Le conseguenze di questo pensiero sono il risultato della totale crisi che viviamo attualmente. Le scoperte della migliore scienza di oggi, fortunatamente direi, stanno sostenendo e dimostrando scientificamente, ciò che gli uomini avevano già compreso migliaia di anni or sono. Stiamo fortunatamente riscoprendo le nostre più care ed antiche tradizioni indigene e spirituali.
Stiamo riscoprendo che “tutti siamo della terra, dobbiamo trattare tutte le cose come se fossero spirito. Rendetevi conto che siamo un’unica famiglia, siamo un’unica cosa” (Red Crow Sioux)
Cit. Un altro mondo ( Thomas Torelli)
“L’aria è preziosa per l’uomo rosso, perchè tutte le cose condividono lo stesso respiro; gli animali, gli alberi, l’uomo, sono tutti parte dello stesso respiro. L’uomo bianco non si preoccupa dell’aria fetida che respira. Come un uomo che ormai soffre da molti giorni, è insensibile al tanfo. Ma se venderemo la nostra terra, dovrete ricordare che per noi sono preziosi l’aria, e i nostri alberi, e gli animali. Il vento dona all’uomo il suo primo respiro e riceve il suo ultimo respiro. E se noi venderemo la nostra terra, voi la preserverete come isola sacra, come un luogo dove persino l’uomo bianco può recarsi per sentire il profumo del vento addolcito dai fiori di campo.”
RISPOSTA DI CAPO SEATTLE DEGLI SUQUAMISH AL GOVERNATORE BIANCO ISAAC STEVENS IN UNA FREDDA GIORNATA DI DICEMBRE DEL 1853.
Nonostante tanti nostri illuminati antenati lo avessero già compreso migliaia di anni fa, purtroppo oggi nessuno ci insegna, e cosa più grave nessuno insegna ai nostri figli, che quando nasciamo cadiamo nell’illusione dei sensi. Crediamo che tutto ciò che percepiamo sia vero e tutto ciò che non percepiamo sia finto. Nella realtà dei fatti è esattamente l’opposto. In realtà quello che percepiamo è una percentuale infinitesimale di tutto ciò che esiste. Quello che non percepiamo, che è la quasi totalità di tutto ciò che esiste, e che noi definiamo massa oscura è in realtà tutto ciò che realmente esiste. Ebbene la nostra volontà costante di ignorare questi concetti basilari ha evidentemente portato alla distruzione di tutti noi e di tutto ciò che ci circonda. Non è un caso che il sistema Italia, Europa e dei paesi occidentali in generale sia iniziato a collassare quando abbiamo abbandonato le nostre meravigliose terre per recarci nell’inferno urbano di cemento che noi chiamiamo città. Fortunatamente un numero di persone sempre più elevato sta iniziando a manifestare una grande insofferenza nei confronti di questo sistema. Ed è qui che il nostro sogno prova ad inserirsi nella realtà. E’ qui che grazie alle energie rinnovabili, grazie ad uno stile di vita sostenibile a basso impatto ambientale che ci consenta di vivere e recuperare le meravigliose terre che ci circondano, vogliamo provare, con l’aiuto di tutti voi, a deglobalizzare e rimodellare questo mondo che non funziona.
Come potremmo sostenere che l’Italia è un paese in difficoltà quando abbiamo a disposizione le terre più ricche del pianeta, per biodiversità e fertilità, che paradossalmente oggi hanno raggiunto il minimo storico del loro valore. Se tutti noi vendessimo i nostri beni “urbani” per acquistare terreni nei quali vivere saremmo di colpo tutti più ricchi. Ci ostiniamo invece a voler continuare a vivere nell’inferno dei nostri catastrofici ed agghiaccianti ammassi di cemento.
Va compreso sin da subito che voler creare qualcosa di nuovo significa focalizzare al centro del proprio essere il cambiamento continuo e costante. Per creare devi cambiare e vedere cose nuove, sempre!
Solo alla fine quando tutti i componenti di questo magnifico puzzle, che è la vita che viviamo, si uniranno, comprenderemo che quello che abbiamo fatto è qualcosa di nuovo e speciale.
“Sacrificare la terra per il paradiso significa rinunciare alla sostanza per l’ombra.” Victor Hugo.