Coronation è il film documentario che fa riflettere dell’artista cinese Ai Weiwei
Ai Weiwei è nato a Pechino nel 1957 attualmente risiede a Berlino.

Chi è Ai Weiwei?
È un artista dissidente cinese che ha raccontato con un film-documentario il blocco del governo l’intervento sulla popolazione con una regolazione forzata nella città di Wuhan al culmine della pandemia coronavirus.
Ai Weiwei ha ricevuto premio come Ambasciatore di coscienza del 2015 da Amnesty International è il premio Vaclav Havel nel 2012 per dissenso creativo della fondazione per i diritti umani.
Ai Weiwei utilizza una serie di strumenti di mezzi come espressioni di nuovi modi di esaminare la società e i suoi valori.
Ai Weiwei che vive in esilio in Europa è famoso per le sue opere artistiche che cercano di stimolare e ispirare riflessioni sulla società.
Video Trailer Coronation
Coronation from Ai Weiwei Films on Vimeo.
Il film documentario è stato girato dalla popolazione cinese di Wuhan che ha documentato il deserto delle strade, i silenzi, i suoni delle ambulanze, l’ansia, nel nei reparti di terapia intensiva, la consegna delle merci e le frustrazioni delle persone arrabbiate e costrette in casa, in case spesso troppo, troppo piccole.
Coronation il suo film-documentario mira a dimostrare quanto il governo cinese sia stato di in grado di esercitare controllo
sui propri cittadini in modo efficiente, talvolta violento, rigido.
Tutto è iniziato nel mese di dicembre 2019 quando il primo cittadino che ha contratto il virus è stato ricoverato in un ospedale della città di Wuhan dopo oltre un mese di negazione da parte del governo che ha negato le possibilità di infezione da uomo a uomo mantenendo il massimo riservo, punendo medici che hanno diffuso informazioni sull’epidemia. Il 3 gennaio dopo prove diffuse di un’ondata pandemica fuori controllo sia d’infezione che di morti l’intera città di Wuhan è stata messa sotto chiave, prima città di una serie di città che hanno subito lo stesso destino.
Questa immagine che ha avuto gran diffusione nel web esprime con glacialità alcuni momenti raccontati nel film documentario.

Dal 3 gennaio il coronavirus si è trasformato in una pandemia globale con quasi 70 milioni di persone infette e circa 1.600.000 morti ad oggi data di questo articolo.
I video girati da decine di volontari ci porta nel cuore della città ed il potere del regime totalitario della Cina emerge con tutta la sua forza.
Ai Weiwei il critico artista è già imprigionato nel 2011 per forti dissensi con il governo ha avuto difficoltà nella pubblicazione del video documentario anche su Netflix e su Amazon.
Il documentario è disponibile oggi solo su Vimeo non è stato accolto né al festival del cinema di Venezia né ad altri festival internazionali.
L’artista Ai Weiwei afferma che il film non ha accolto i favori né al festival del cinema di Venezia nel ad altri festival internazionali e Ai Weiwei afferma di essere stato boicottato perché nessuno vuole far arrabbiare la Cina.
Amazon e Netflix non lo hanno pubblicato.
Netflix dichiara di star creando un proprio documentario sulla pandemia, mentre i responsabili del Festival di Venezia hanno pubblicamente affermato che si tratta di considerazioni estetiche e cinematografiche.
Resta il fatto che una delle espressioni e delle testimonianze storiche, uno dei nomi più importanti dell’arte contemporanea non ha trovato location prestigiose per raggiungere spettatori.
Il film-documentario CORONATION è girato con la tecnica delle interviste ai pazienti e alle famiglie.
Dimostra come è stata gestita la crisi in Cina e il controllo sociale applicato dal governo in cui Ai Weiwei parla di un misto tra sorveglianza, lavaggio celebrale e biologico, brutale determinato a controllare ogni aspetto della società.